La costituzione ufficiale della sezione avvenne quasi un anno dopo, il 25 maggio del 1960. La riunione dei promotori si tenne presso l’Ospedale, e fu nominato il primo consiglio provvisorio, composto in prevalenza da medici e personale La costituzione ufficiale della sezione avvenne quasi un anno dopo, il 25 maggio del 1960. La riunione dei promotori si tenne presso l’Ospedale, e fu nominato il primo consiglio provvisorio, composto in prevalenza da medici e personale del nosocomio cittadino: presidente il dott. Alfredo Celiberti, vice il dott. Erberto Masciotti (che pochi anni dopo avrebbe sostituito Celiberti alla guida dell’ospedale), segretario-economo il p.a. Federico Mondaini, direttore sanitario il dott. Giuseppe Castellucci, consiglieri Tobia Maggi, Alessandro Messi, Pompeo Scolaro; revisori dei conti Adalberto Pettinelli, Giancarlo Galizia, Vitaliano Pierleoni; probiviri Antonio Castellucci, Nazzareno Renzi, Iolanda Macerata. La sede della Sezione presso l’Ospedale, del nesocomio cittadino: presidente il dott. Alfredo Celiberti, vice il dott. Erberto Masciotti (che pochi anni dopo avrebbe sostituito Celiberti alla guida dell’ospedale), segretario-economo il p.a. Federico Mondaini, direttore sanitario il dott. Giuseppe Castellucci, consiglieri: Alessandro Messi, Pompeo Scolaro; revisori dei conti Adalberto Pettinelli, Giancarlo Galizia, Vitaliano Pierleoni; probiviri Antonio Castellucci, Nazzareno Renzi, Iolanda Macerata. La sede della Sezione presso l’Ospedale.
Questi gli inizi. Ai fondatori nel corso degli anni si unirono nuove persone, non solo dall’interno dell’ospedale, ma fra i cittadini. La Sezione, prima realtà territoriale nella zona calzaturiera, si ampliò facendosi anche promotrice di tante iniziative sociali, sanitarie, di aggregazione.
Chi non ricorda, ad esempio, i gemellaggi con Porto Sant’Elpidio, Alghero e Vignola avvenuti con atti ufficiali, la partecipazione alle Fiaccolate della Fratellanza ad Aprilia, ai raduni nazionali a San Giovanni Rotondo? Come non ricordare, ancora, i convegni di natura medica coordinati più volte dal compianto concittadino prof. Vincenzo Martinelli, al tempo primario della Clinica chirurgica alla Sapienza di Roma? O ancora le gite sociali, vero momento di aggregazione, o i festeggiamenti solenni per il 30° di fondazione.
Il 26 giugno 2005 la grande soddisfazione di vedere realizzato il Monumento al donatore anche nella nostra città, dono dell’Amministrazione comunale, opera dello scultore Mauro Brattini: una vera opera d’arte incastonata nel passeggio del centro, quasi un monito costante ai giovani per sensibilizzarli alla cultura della donazione.
Dopo 50 anni l’Avis è una delle realtà più solide di Sant’Elpidio a Mare. Ha contribuito a costituire la Croce Azzurra, e con il suo Gruppo Sportivo aiuta i giovani nella pratica sportiva e raccoglie grandi soddisfazioni nelle manifestazioni alle quali partecipa.
50 anni che l’Avis Elpidiense celebra con sobrietà ma perfettamente convinta del suo lavoro e di quanto ha fatto per la comunità locale.
55° di Fondazione
Il 28 Giugno, l’Avis di Sant’Elpidio a Mare, ha festeggiato il suo Cinquantacinquesimo di Fondazione. Un percorso nella comunità locale. I fondatori pensarono che anche Sant’Elpidio dovesse avere una sezione Avis come già esistenti in altre realtà nazionali. Anno 1960 inizia la storia dell’Avis di Sant’Elpidio a Mare. Come tutti gli inizi che si rispettino chiedere ai cittadini di donare volontariamente il proprio sangue, per persone a loro sconosciute, creò dubbi ed incertezze, poi si cominciò a capire l’importanza del gesto e molti, divennero donatori.
L’Avis nonostante i numeri dei donatori e delle donazioni, cresceva e continua ancora oggi dopo 55 anni la sua opera di proselitismo e sensibilizzazione della cittadinanza al gesto del dono del sangue rivolgendosi ancor di più verso coloro che rimangono scettici. In questi 55 anni ci siamo sentiti in un certo qual modo “ambasciatori della città di Sant’Elpidio a Mare”, la nostra Avis comunale è tutt’ora ospite in numerose manifestazioni associative nel territorio nazionale. Contribuendo a far conoscere Sant’Elpidio a Mare costituendo Gemellaggi associativi che spaziano dalla Sardegna con Alghero (SS) dove la talassemia tipica di quell’isola, impone alla sua popolazione, numerose trasfusioni di sangue, all’Emilia e Romagna con Vignola (MO), nel Lazio con Albano Laziale, alla vicina Porto Sant’Elpidio.
Tutto questo è stato possibile anche con coloro che in questi anni hanno donato il proprio tempo collaborazione senza nulla chiedere in cambio. Festeggiare questo traguardo guardando al futuro accumunati da quello spirito avesino che fa la differenza. Non ci stancheremo di ricordare che senza l’Avis il suo sangue oggi è quella che viene chiamata dagli addetti medicina moderna in molti dei suoi rami non avrebbero applicazione se non ci fosse il contributo dell’Avis. Ci rivolgiamo a coloro che dal 18° anno fino al 65° possono donare recandosi nel nostro centro di raccolta troveranno: informazioni e risposte.
Avis di Sant’Elpidio a Mare
